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La Giornata

Particolare attenzione viene posta nella cura dei momenti fondamentali nella vita e nella giornata dei bimbi

L'inserimento

La fase di inserimento al nido costituisce un momento particolarmente delicato in quanto, nella maggior parte dei casi, coincide con la prima occasione in cui i genitori affidano il bambino a persone non appartenenti alla cerchia dei parenti o, in ogni caso, ad un contesto diverso da quello familiare, mentre per il bambino corrisponde al periodo in cui la progressiva separazione dal rapporto fusionale con i genitori sostiene e accompagna la nascita del sé e il percorso di integrazione delle sue varie componenti (motoria, affettiva, cognitiva, ecc.). Per tali caratteristiche, la fase di inserimento richiede il rispetto dei tempi e della storia individuale del bambino e grande cura nell’accogliere la coppia genitore-bambino, al fine di favorire un rapporto di dialogo, collaborazione e fiducia tra gli educatori, il bambino e i suoi famigliari. Per sostenere un positivo ambientamento, l’inserimento viene organizzato nelle fasi di seguito indicate. I genitori vengono invitati a compilare una raccolta dati sul bambino: la sua storia, le abitudini, i giochi preferiti, ecc.. Le notizie fornite dai famigliari sono molto utili in quanto favoriscono la messa in atto, da parte degli educatori, di un continuum di esperienze tra vissuti di casa e vissuti al nido, facilitando così l’ambientamento del bambino. Nel corso del colloquio l’educatore può offrire informazioni, circa il periodo di inserimento o, più in generale, rispetto al progetto pedagogico e organizzativo del nido, l’inizio vero e proprio dell’inserimento, organizzato in piccoli gruppi, in più tappe, per la durata complessiva di circa 3/4 settimane, che sono però da intendersi in modo flessibile: esse possono infatti essere protratte qualora gli educatori, in accordo con i genitori, ne valutino l’opportunità. Indicativamente nella 1° settimana il bambino, assieme ad un genitore, frequenta il nido per 1 o 2 ore; nella 2° aumentano i tempi e viene introdotto il pasto, nella 3/4° si allungano ulteriormente i tempi e si inserisce la nanna pomeridiana.

L'entrata

L’entrata è il momento in cui il bambino si distacca dal genitore e a partire dal quale può quotidianamente interiorizzare l’affetto dei genitori; attraverso la separazione dal genitore, gestita e contenuta dalla educatrice, il bambino sviluppa progressivamente una sorta di memoria affettiva, ovvero impara a portare “dentro di sé” la mamma e il papà, il contesto familiare. E’ anche grazie alla temporanea e graduale separazione fisica che l’ingresso determina, che il bambino impara a percepirsi in quanto individuo, distinto dalla coppia genitoriale. Ancora, l’entrata mattutina corrisponde per il bambino all’entrare quotidianamente e progressivamente in un contesto sociale diverso da quello famigliare, all’interno del quale scoprire come rapportarsi e come affermare i propri bisogni nei confronti dei coetanei e delle educatrici. L'utilizzo di canzoni, semplici giochi, immagini, fotografie, cartelloni, insieme alla lettura di racconti e narrazione di storie, conduce ad una conversazione guidata dall'insegnante, promuovendo un ascolto attivo che valorizza e coinvolge tutti, trasmettendo sicurezza e fiducia.

Il pasto

Il benessere globale del bambino è fortemente connesso alla capacità di godere, attraverso il proprio corpo, delle esperienze più piccole e quotidiane: colazione, pranzo e merenda sono momenti in cui il bambino, oltre a nutrirsi, interiorizza il piacere di gustare il cibo godendo del sapore, del profumo, del colore e perfino del suono che hanno i diversi alimenti. A questo proposito l’adulto ha un ruolo fondamentale nel valorizzare la “bellezza” del pasto, dando risalto agli stimoli poli-sensoriali.

Il cambio del pannolino

Il momento dedicato al cambio del pannolino costituisce un’importante occasione in cui l’educatore di riferimento e il bambino possono entrare in un rapporto individualizzato speciale, intimo, durante il quale circolano vissuti molto significativi legati al benessere psico-corporeo e affettivo. Affinché il cambio venga valorizzato anche nelle sue valenze emotivo-affettive, oltre che di cura del corpo, è fondamentale che questa routine venga gestita senza fretta e i vissuti del bambino siano sostenuti da parte dell’educatore anche con il contatto visivo e un tono di voce caldo e rassicurante.

Il sonno

Per potersi addormentare serenamente in un ambiente diverso da quello domestico è necessario che il bambino abbia sviluppato sufficiente fiducia nell’operatore e nel contesto che lo circonda, così da potersi lasciare andare al riposo; per questo motivo, durante l’ambientamento, l’inserimento al sonno è l’ultima tappa che si persegue. Per favorire l’addormentamento la stanza dedicata al riposo sarà accogliente, non completamente oscurata ma in penombra, in modo da permettere ai bambini di distinguere la presenza rassicurante dell’educatore; occorre inoltre che l’addormentamento sia preceduto da rituali che aiutano i bambini a rilassarsi, quali per es. l’uso di carillon, la lettura di favole, la vicinanza dell’oggetto transizionale preferito, ecc. Per tutti i bambini è previsto un momento di riposo e, a seconda dell'età, il momento è personalizzato anche in relazione alla durata.

L'uscita

L’uscita rappresenta il momento del ricongiungimento con la famiglia ed è un’occasione quotidiana che richiede cura e attenzione da parte di educatori, insegnati e famigliari, affinché la modalità e i tempi soggettivi con cui ciascun bambino si riavvicina al genitore vengano rispettati. In questa fase l’educatore faciliterà il ricongiungimento facendo da ponte tra i vissuti sperimentati dal bambino al nido e il suo rientro a casa. Nell'ambito della progettualità rientrano anche la definizione delle attività. Durante la giornata, le attività possono svilupparsi a partire dall’iniziativa autonoma e dall’organizzazione spontanea dei bambini, o seguire dei percorsi proposti sapientemente da educatori ed insegnanti a partire dall’osservazione attenta delle condotte ludiche e degli interessi manifestati dai bambini nel loro gioco.

18 Anni di Esperienza

4 Insegnanti a regime
400 Bambini iscritti negli anni
890 Genitori soddisfatti